Giurista nato a Tortorella il 22 luglio 1556 e morto l’11 luglio 1636.
Scipione Rovito nasce da umili genitori, giunto a Napoli ancora giovane, si pose a studiare con fervore la giurisprudenza, si laureò e si diede all’arte forense.
All’età di anni 56, ebbe la nomina di consigliere da Re Filippo III insieme ad altri tre celebri avvocati.
Successivamente fu nominato Presidente della Regia Camera e poi alla Suprema dignità di Reggente della Cancelleria.
Rovito ebbe fama di uomo fin troppo severo ed austero, rigore che usava verso gli altri ma che non seppe imporre nella propria famiglia.
L’11 giugno 1636, all’età di quasi 80 anni cessò di vivere, lasciando la propria famiglia senza alcun appoggio ed in miseria.
Il suo corpo fu sepolto nella più bella Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli.
Tortorella, 29 gennaio 1906; Bari, 27 agosto 1973, è stato un arcivescovo italiano.
Venne ordinato presbitero l’8 luglio 1928 a soli 39 anni, il 22 gennaio 1945, fu nominato vescovo della diocesi di Mileto e l’8 aprile dello stesso anno ricevette l’ordinazione episcopale. Per brevi periodi ebbe anche la responsabilità, quale amministratore apostolico, delle diocesi di Oppido Mamertina e di Nicotera e Tropea (1952). Durante gli anni dell’episcopato in Calabria, monsignor Nicodemo ebbe fama di giovane vescovo dinamico. L’11 novembre 1952 fu promosso arcivescovo di Bari e Canosa. Nel corso del suo ministero fu assistente al soglio pontificio, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana dal 1966, presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, delegato pontificio della basilica di San Nicola di Bari, membro del Segretariato per l’unità dei cristiani, amministratore apostolico della prelatura territoriale di Altamura-Acquaviva delle Fonti dal 1969, presidente della Fondazione “San Nicola” e patrono dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica. Promosse la costruzione numerose opere, fra le quali 20 nuove parrocchie, il seminario diocesano e la casa del clero adiacente. |
Accessibility Tools