Il sacro edificio, semplice nell’armonia delle linee e delle tinte, delle luci e delle ombre, è di epoca molto remota. Già nel XV secolo era aperto al culto e definito Ecclesia et hospitale S. Marie Annunciata (a Porta Suctana). Topograficamente è disposto sul versante Sud-Est dell’abitato, a quota di 550 metri s. l. m. Ubicato lungo le antiche mura di cinta del paese, è prossimo all’entrata detta Porta Suctana, da cui il suo antico nome e quello del quartiere al quale essa appartiene. La Chiesa, di modeste dimensioni, è a pianta rettangolare, ad unica navata con porta principale contrapposta all’abside, porta di servizio laterale, una piccola finestrella verso il mare. Complessivamente la struttura riecheggia lo stile romanico. L’antico portale d’ingresso, in muratura intonacata, non presentava particolari degni di interesse. La copertura era a due falde poggiante su capriate lignee. La disposizione eliotermica dell’edificio, i resti di un affresco monocromo a tinte povere raffigurante il Cristo Redentore, sito nell’abside semicircolare, la povertà costruttiva della struttura e dell’ambiente, privo di qualsiasi elemento di valore artistico-architettonico, confermano l’origine basiliana del tempio. L’indicazione quattrocentesca “Ecclesia et hospitale” lascia presumere che esistesse un piccolo ricovero per anziani ed infermi costituente parte dell’attuale Chiesa.